immaginate un grafico in cui compiere l’azione spiacevole rappresenta un picco alto ma breve mentre il procrastinare è una linea continua ma a basso rumore di fastidio interiore.
la storicità delle mie non azioni suggerisce che preferisco quella linea lunga, continua e lievemente dolorosa.
perché?
rimandare diventa come una preghiera, una speranza, un augurio … Read the rest
Raggiungere un obiettivo cambia la nostra vita solo per il momento. È questo il principio controintuitivo del miglioramento: crediamo di dover cambiare i risultati, ma i risultati non sono il problema. Quello che in realtà dobbiamo cambiare è il metodo che porta a tali risultati.
la citazione si trova dentro atomic habits* di james clear.
è un concetto a cui tengo e anche se può apparire banale e scontato … Read the rest
“Impermanence becomes vivid in the present moment; so do compassion and wonder and courage. And so does fear. In fact, anyone who stands on the edge of the unknown, fully in the present without reference point, experiences groundlessness. That’s when our understanding goes deeper, when we find that the present moment is a pretty vulnerable place and that this can be completely unnerving and completely tender at the same time.”
il sottotitolo è “stop buying dumb things” 101 modi per diventare ricchi.
questo è IL proposito dei propositi.
non ha nulla a che vedere con il minimalismo quanto piuttosto sul non essere completamente scemi. se guardo nel mio armadio, sulla mia scrivania, sul comodino vedo un cimitero di cose comprate, anche a due lire, rimaste a prendere polvere e spazio.
sono sempre stato contrario alle dichiarazioni di intenti, vuoi le pressioni, vuoi l’illudersi all’inizio e il deludersi alla fine. ne ho fatto a meno volentieri.
mi sono reso conto però che si può cambiare. come e quanto è tutto da vedere ma piccoli, magari significativi, movimenti sono alla portata.
da 3 anni mi alleno, con costanza e impegno, mi sento strano se non lo faccio … Read the rest
blade runner di ridley scott è – senza dubbio – il mio film preferito. ho visto la final cut non so quante volte. perché? perché è un noir con sfumature hard boiled, perché ha dei fotogrammi fantastici, dei protagonisti con un carisma che oltrepassa lo schermo, una regia sopraffina (forse il picco di scott) e verte su un gioco di chiaro/scuri nei significati … Read the rest
ieri sera siamo usciti per la prima volta dopo non so quanti giorni. se andare a cena in due è stato strano ma non tanto quanto temevo, rivedere gli amici, pur a distanza di abbraccio e mascherinati, davanti ad una birra, è stato – in un modo tutto suo – emozionante. è stato, per qualche ora, tornare a parteciparsi senza filtri tecnologici. una comunione pagana in stile nordico ma … Read the rest