once we were warriors
mi sento stanco e mi accade sempre più spesso. devi combattere per ogni cosa. per ogni singola cazzata che scrivi, che dici, che appena appena pensi c’è qualcuno pronto a rompere i coglioni. perché? perché è diventato normale fare così. imporsi a ogni latitudine, è il dogma. a me non piace farlo, se non adeguatamente motivato, se non per un valore da preservare, tra l’altro non sono nemmeno bravo farlo. ho altre capacità, so fare alcune cose ma tra queste non c’è la prevaricazione. seguo una linea, vado per quella strada dritto ma non tenterò mai di portarci qualcuno con la forza, magari lo convincerò. forse no perché qualcun altro urlerà di più. se il terreno è questo come fai a evitarlo? non ci riesco infatti e la gastrite è il primo dei risultati, il mal di testa il secondo, la sensazione di essere nel posto sbagliato la terza. per fortuna poi c’è casa. per fortuna ci sono gli amici e mi dispiace quando li vedo urlare e fare quello che, in fondo, non mi piace ma so di essere fuori dal tempo e dallo spazio, come
Hiroo Onoda. sono ancora giovane, più o meno, qualcosa imparerò ma non abbiate troppa fede.
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